PIER PAOLO PASOLINI poesia IO SONO UNA FORZA DEL PASSATO ita

 

 Poesie di Pasolini

 Pier Paolo Pasolini
Io sono una forza del passato

 

Dal libro :

Poesia in forma di rosa

 

 Pasolini – Poesia italiana

Testo completo originale in italiano

Letteratura Italiana

 

” Io sono una forza del passato “ è una poesia in prosa di Pier Paolo Pasolini inserita nel libro – Poesia in forma di Rosa.

Essere una forza del Passato significa percepire la parte più vitale della nostra Memoria, sede dei nostri Ricordi e dei nostri Conflitti. Non aver capito il proprio Passato significa riviverlo, ma vivere il Passato in forma lapidea significa togliere ad esso la parte vitale.

La parola Forza esprime un concetto presente di dinamismo non necessariamente legato al movimento, quindi io non mi identifico nel Passato e non provengo dal passato, piuttosto vivo al presente sollecitato da forze multiformi.

Io non mi identifico nel Passato, ma rivedo i suoi riti e i suoi cicli umani, gesti ripetuti nelle epoche che raccolgono i sentimenti di generazioni, e sento che il mio amore di oggi ha radici profonde in quel Passato.
Pier Paolo Pasolini

 

Qui sotto puoi leggere il testo completo originale in italiano della poesia di Pier Paolo Pasolini “Io sono una forza del passato”.

Il testo tradotto in inglese della poesia di Pier Paolo Pasolini “Io sono una forza del passato” lo puoi leggere cliccando qui.

Nel menù in alto o a lato, puoi leggere il testo completo della poesia di Pier Paolo Pasolini “Io sono una forza del passato” tradotto in altre lingue: francese, tedesco, spagnolo, cinese, ecc.

Buona lettura.

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 Pier Paolo Pasolini
Io sono una forza del passato

 

Testo completo della poesia

Originale in italiano

 

Io sono una forza del Passato.

Solo nella tradizione è il mio amore.

 

Vengo dai ruderi, dalle chiese,

dalle pale d’altare, dai borghi

abbandonati sugli Appennini o le Prealpi,

dove sono vissuti i fratelli.

 

Giro per la Tuscolana come un pazzo,

per l’Appia come un cane senza padrone.

 

O guardo i crepuscoli, le mattine

su Roma, sulla Ciociaria, sul mondo,

come i primi atti della Dopostoria,

cui io assisto, per privilegio d’anagrafe,

dall’orlo estremo di qualche età sepolta.

 

Mostruoso è chi è nato

dalle viscere di una donna morta.

E io, feto adulto, mi aggiro

più moderno di ogni moderno

a cercare fratelli che non sono più.

..

.

Pier Paolo Pasolini – Io sono una forza del passato

Dal libro: “Poesia in forma di rosa” , 1964

Letteratura Italiana – Poesie del ‘900

Testo completo originale in italiano

 

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Pier Paolo Pasolini

Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Lido di Ostia, 2 novembre 1975) è stato un poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, drammaturgo e giornalista italiano, considerato tra i maggiori artisti e intellettuali del XX secolo.

Pier Paolo Pasolini, culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista, non solo in lingua italiana, ma anche friulana.

Pier Paolo Pasolini, attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti. Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico. (da wikipedia).

 

La morte di Pasolini

Nella notte tra il 1º e il 2 novembre 1975 Pier Paolo Pasolini fu ucciso in maniera brutale: percosso e travolto dalla sua stessa auto sulla spiaggia dell’Idroscalo di Ostia, località del Comune di Roma. Il cadavere massacrato venne ritrovato da una donna alle 6 e 30 circa; sarà l’amico Ninetto Davoli a riconoscerlo.

Dell’omicidio fu incolpato Pino Pelosi di Guidonia, di diciassette anni, già noto alla polizia come ladro di auto e “ragazzo di vita”, fermato la notte stessa alla guida dell’auto del Pasolini. (da wikipedia).

 

« La fine di Pier Paolo Pasolini è stata al tempo stesso simile alla sua opera e dissimile da lui. Simile perché egli ne aveva già descritto, nella sua opera, le modalità squallide e atroci, dissimile perché egli non era uno dei suoi personaggi, bensì una figura centrale della nostra cultura, un poeta che aveva segnato un’epoca, un regista geniale, un saggista inesauribile. » (Alberto Moravia).

 

Opere di Pasolini

Per l’importanza della sua poesia il critico statunitense Harold Bloom ha inserito Pasolini tra gli scrittori che compongono il Canone Occidentale.

 

Poesia Pasoliniana

Poesie a Casarsa, Libreria Antiquaria Mario Landi, Bologna, 1942.
Poesie, Stamperia Primon, San Vito al Tagliamento, 1945.
Diarii, Pubblicazioni dell’Academiuta, Casarsa, 1945; ristampa anastatica 1979, con premessa di Nico Naldini.
I pianti, Pubblicazioni dell’Academiuta, Casarsa, 1946.
Dov’è la mia patria, con 13 disegni di G. Zigaina, Edizioni dell’Academiuta, Casarsa, 1949.
Tal còur di un frut, Edizioni di Lingua Friulana, Tricesimo, 1953; nuova edizione a cura di Luigi Ciceri, Forum Julii, Udine, 1974.
Dal diario (1945-47), Sciascia, Caltanissetta, 1954; nuova edizione, 1979, con introduzione di L. Sciascia, illustrazioni di Giuseppe Mazzullo.
La meglio gioventù, Biblioteca di Paragone, Sansoni, Firenze, 1954.
Il canto popolare, Edizioni della Meridiana, Milano, 1954.
Le ceneri di Gramsci, Garzanti, Milano, 1957; nuova edizione Einaudi, Torino, 1981.
L’usignolo della Chiesa Cattolica, Longanesi, Milano, 1958; nuova edizione, Einaudi, Torino, 1976.
Roma 1950. Diario, All’insegna del pesce d’oro (Scheiwiller), Milano, 1960.
Sonetto primaverile (1953), Scheiwiller, Milano, 1960.
La religione del mio tempo, Garzanti, Milano, 1961; nuova edizione Einaudi, Torino, 1982.
Poesia in forma di rosa (1961-1964), Garzanti, Milano, 1964.
Poesie dimenticate, a cura di Luigi Ciceri, Società filologica Friulana, Udine, 1965.
Poesie [riunisce una scelta d’autore di 24 poesie da Le ceneri di Gramsci, La religione del mio tempo e Poesia in forma di rosa]; Garzanti, Milano, 1970.
Trasumanar e organizzar, Garzanti, Milano, 1971.
La nuova gioventù. Poesie friulane 1941-1974, Einaudi, Torino, 1975; Collana Gli struzzi n.243, Einaudi, 1981; Collezione di poesia, Einaudi, 2002.
Le poesie [riunisce Le ceneri di Gramsci, La religione del mio tempo, Poesia in forma di rosa, Trasumanar e organizzar e alcune inedite], Garzanti, Milano, 1975.
Poesie e pagine ritrovate, a cura di Andrea Zanzotto e Nico Naldini, con disegni di Pier Paolo Pasolini e Giuseppe Zigaina, Lato Side 25, Roma, 1980.
Bestemmia. Tutte le poesie, 2 voll., a cura di Graziella Chiarcossi e Walter Siti, prefazione di Giovanni Giudici, Garzanti, Milano, 1993, ISBN 978-88-116-3584-0; nuova edizione nella Collana Gli elefanti Poesia, 4 voll., Garzanti, 1995-1996.
Poesie scelte, a cura di Nico Naldini e Francesco Zambon, con un’introduzione di F. Zambon, Collana Poeti del nostro tempo, TEA, Milano 1997; Collana Poeti della Fenice, Guanda, Parma, 2015, ISBN 978-88-235-1253-5; Collana Tascabili poesia, Guanda, 2017, ISBN 978-88-235-1747-9.
Tutte le poesie, 2 voll. in cofanetto, Collana I Meridiani, Mondadori, Milano, 2003.

 

Pasolini – Narrativa

Ragazzi di vita, Garzanti, Milano 1955 (nuova ed.: Einaudi, Torino 1979, con un’appendice contenente Il metodo di lavoro e I parlanti).
Una vita violenta, Garzanti, Milano 1959 (nuova edizione: Einaudi, Torino 1979).
Donne di Roma. Sette storie di P.P.Pasolini, Introduzione di Alberto Moravia, 104 fotografie di Sam Waagenaar, Collana Specchio del mondo n.8, Milano, Il Saggiatore, 1960.
L’odore dell’India, Longanesi, Milano 1962; Nuova ed., Guanda, Parma 1990, con un’intervista di Renzo Paris ad Alberto Moravia.
Il sogno di una cosa, Garzanti, Milano 1962.
Alì dagli occhi azzurri, Garzanti, Milano 1965.
Teorema , Garzanti, Milano 1968.
La Divina Mimesis, Einaudi, Torino 1975; Nuova ed. con una nota introduttiva di Walter Siti, Einaudi, 1993.
Amado mio preceduto da Atti impuri, con uno scritto di A. Bertolucci, edizione a cura di Concetta D’Angeli, Garzanti, Milano 1982.
Petrolio, a cura di Maria Careri e Graziella Chiarcossi, con una nota filologica di Aurelio Roncaglia, Einaudi, Torino 1992; a cura di Silvia De Laude, Collana Oscar, Mondadori, Milano, 2005.
Un paese di temporali e di primule, a cura di Nico Naldini, Guanda, Parma 1993 [oltre a racconti, contiene saggi di argomento friulano]
Romàns, seguito da Un articolo per il «Progresso» e Operetta marina, a cura di Nico Naldini, Guanda, Parma 1994.
Storie della città di Dio. Racconti e cronache romane (1950-1966), a cura di Walter Siti, Einaudi, Torino 1995.
Romanzi e racconti, 2 voll., a cura di Walter Siti e Silvia De Laude, con due saggi di W. Siti, Mondadori, Milano 1998.

 

Pasolini – Teatro

Italie Magique, in Potentissima signora, canzoni e dialoghi scritti per Laura Betti, Longanesi, Milano 1965.
Pilade, in «Nuovi Argomenti», luglio-dicembre 1967.
Affabulazione, in «Nuovi Argomenti», luglio-settembre 1969.
Calderón, Garzanti, Milano 1973.
I Turcs tal Friùl (I Turchi in Friuli), a cura di Luigi Ciceri, Forum Julii, Udine 1976.
Affabulazione-Pilade, presentazione di Attilio Bertolucci, Garzanti, Milano 1977.
Porcile, Orgia, Bestia da stile, con una nota di Aurelio Roncaglia, Garzanti, Milano 1979.
Teatro (Calderón, Affabulazione, Pilade, Porcile, Orgia, Bestia da stile), Garzanti, Milano 1988.
Affabulazione, con una nota di Guido Davico Bonino, Einaudi, Torino 1992.
La sua gloria (dramma in 3 atti e 4 quadri, 1938), in «Rendiconti» marzo 1996.
Teatro, a cura di Walter Siti e Silvia De Laude, Mondadori, Milano 2001.
Bestia da stile, a cura di Pasquale Voza, Editrice Palomar, Bari 2005.

 

Filmografia di Pier Paolo Pasolini

Opere cinematografiche

 

Accattone (1961)
Mamma Roma (1962)
La ricotta, episodio di Ro.Go.Pa.G. (1963)
La rabbia (1963) co-regia con Giovannino Guareschi
Comizi d’amore (1964)
Sopralluoghi in Palestina per il Vangelo secondo Matteo (1964)
Il Vangelo secondo Matteo (1964)
Uccellacci e uccellini (1966)
La Terra vista dalla Luna, episodio di Le streghe (1967)
Che cosa sono le nuvole?, episodio di Capriccio all’italiana (1967)
Edipo re (1967)
Appunti per un film sull’India (1968)
Teorema (1968)
La sequenza del fiore di carta, episodio di Amore e rabbia (1968)
Porcile (1969)
Medea (1969)
Appunti per un’Orestiade africana (1970)
Il Decameron (1971)
Le mura di Sana’a (1971)
I racconti di Canterbury (1972)
Il fiore delle Mille e una notte (1974)
Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975)
(da: wikipedia)

 

 

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