MICHAEL SERYE – Libri Racconti e Poesie

Michael Serye - AI 968

Michael Serye

AI 968

( Centomila e trentatre )

Il signor Noè aveva da poco compiuto cinquant’anni ed era una persona che non conduceva una cosiddetta vita “normale”, non seguiva un “binario” simile a quello di tanti altri. Il signor Noè era sempre stato un tipo entusiasta, incuriosito dalla vita e dalle svariate forme che assumeva; era sempre stato un pioniere assetato di scoprire e provare cose nuove, vie alternative, inesplorate da tutti, sprizzando entusiasmo e gioia a ogni nuova invenzione o scoperta andata a buon fine…

L’umanità in uno sgabuzzino.

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Michael Serye - copertina Lili

Michael Serye

Lili

( Centomila e due)

Era in quella fase della vita in cui se ci si ferma un attimo, e si osserva il passato e il presente e lo stato attuale delle cose e della propria esistenza, e si guarda con un minimo di distanza quello che è, e sarà, il proprio mondo e la propria vita, si rimane un po’ sgomenti, se si è un minimo intelligenti, respirando da adulti coscienti la brevità e la assolutezza degli accaduti eventi, scoprendo come pochi istanti incanalano i singoli destini di ognuno, in modo assoluto e definitivo.

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Michael Serye

Centomila e uno

Era in quella fase della vita in cui tutto andava avanti normalmente, per abitudine e inerzia, senza troppi scossoni, senza alcun stravolgimento; il lavoro sempre uguale e le mille incombenze e rotture quotidiane da svolgere facevano volare le ore che mai bastavano e riempivano la giornata e i giorni e le stagioni e la vita intera di corse contro il tempo per sbrigare faccende fastidiose o di poco interesse, secondo successioni stabilite e scandite nel tempo dal calendario umano, preposto esclusivamente al mantenimento e alla riproduzione della specie e del sistema...

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Michel Serye - Copertina Perdo i Pezzi

Michael Serye

Perdo i pezzi

Avevo tanto, una volta, e non lo sapevo. Poi ho cominciato a perdere i pezzi.
Al principio non ci feci caso, tutti perdono pezzi nell’andare, fa parte della vita normale perdere con l’età cose come l’illusione, la fiducia, l’entusiasmo, la spensieratezza, come pure perdere un po’ di vista, di udito, di agilità e di respiro, tutte cose normali per i mortali; cominciai invece a preoccuparmi quando persi il naso, probabilmente perché era il pezzo mancante più evidente, fino ad allora. E fu solo il primo…

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Michael Serye Copertina Libro Vicini

Michael Serye

Vicini

Entrai nella mia nuova dolce e isolata casetta che era fine inverno, passarono le prime settimane e ancora non avevo visto nessuno entrare o uscire da quell’unica casa di fronte alla mia, “Magari è una casa abbandonata!” ipotizzai “Sarebbe perfetto, nessun vicino imposto, pace e silenzio! Vita di campagna in città!

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Serye - Copertina La baracca umana

Michael Serye

La Baracca umana

Il deserto cercavo, non ho certo bisogno degli altri, mi dicevo.

Il buio si accende, il buio si spegne,

va avanti così da ore, il buio non si arrende…

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Michael Serye - Copertina Libra - Sosta Breve tra le spine di una rosa

Michael Serye

Sosta breve

tra le spine di una rosa

Il cielo che non gravita è vuoto. Immersi sembravamo così grandi.

Quando vedo che il ponte levatoio è troppo abbassato, lo rialzo di colpo, approfondisco il fossato.

E’ sufficiente una sera, una frase finta e fuori controllo che difende d’istinto. E’ sufficiente una goccia di parola che non doveva, che ad arte colpisce, scivola e s’infiltra nelle crepe dei muri che sono di sabbia e il castello si scioglie, e tutto è franato.

Lo si comprende i giorni a seguire, nel freddo silenzio della già irraggiungibile regina, che mai è tenuta a spiegare; il potenziale principe di turno non passa l’esame, svanisce, bocciato.

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Michael Serye - Copertina Libro - Domani , che vivrò

Michael Serye

Domani, che vivrò

Ribaltare il vento, sprimacciare i boschi e i monti,
rassettare i fiumi e spolverare le pietre,
giù, fino agli angoli delle case,
domani, che vivrò.

Agli umani ci pensiamo poi,
impiastricciarsi con loro è ancora vertigine.

Immergersi con cautela, oggi, solo fino alla caviglia,
o magari, con destrezza furbina, con la cuffia e i braccioli,
insinuarsi per un attimo con l’acqua fino al polpaccio,
così, un istante solo, tanto per sfidare il disastro,
per sentire il brivido.

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Michael Serye - Mare Virale - Copertina Libro

Michael Serye

Mare Virale

Il braccialetto statale ce lo avevano messo durante la terza ondata, quella più cruenta, quella che sorprese e travolse tutto e tutti. Il suo uso e scopo era stato spiegato nei mesi precedenti direttamente dal nostro capo governo supremo; era stato chiarissimo sulle sue funzioni e sull’esigenza improrogabile che venisse installato su tutti i cittadini, obbligatoriamente. Nessuno lo poteva togliere, anche volendo. Solo il governo statale poteva emettere il comando per sbloccarlo una volta indossato. Ogni bracciale era numerato, a ogni numero corrispondeva un cittadino. Il governo poteva sbloccarlo singolarmente o per zone catastali o per ceti lavorativi. Se qualcuno provava o tentava di toglierselo senza alcun permesso, partiva l’allarme distrettuale e nel giro di qualche minuto gli piombavano in casa i vigilanti, con le stesse intenzioni riservate ai fuggitivi.

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Michael Serye - Volo al contrario - Copertina libro

Michael Serye

Volo al contrario

Dieci centimetri, dieci centimetri e i suoi occhi,
il suo viso, la sua espressione,
e nel mutare di un cielo intenso mi sorprendo in sospiro.

La ricerca infinita, il capolavoro superbo, la suprema opera
è riprodurre il volto, quegli occhi, i più simili possibili,
è riportare su tela quell’istante,
avvicinandosi alla perfetta espressione,
allo sguardo eterno di donna in cui l’umano si scioglie,
sazio di sé, del momento e del luogo

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