PABLO NERUDA poesie CHIEDO SILENZIO da STRAVAGARIO Testo ITA
Pablo Neruda
Chiedo Silenzio
(in spagnolo: Pido Silencio )
Dalla raccolta di poesie del libro:
Stravagario
(1958)
Letteratura cilena
Testo completo della poesia di Neruda
traduzione in italiano
La raccolta di poesie del libro “Stravagario” del poeta cileno, premio nobel per la letteratura, Pablo Neruda, segna il momento in cui il poeta Neruda, attenuato l’atteggiamento ‘eroico’ dell’impegno politico e civile, rivendica il posto al cuore, chiede il permesso di nascere intimamente nella poesia di temi che non entrano direttamente nella sua partecipazione alla Storia, ma che fanno parte, invece, della sua storia personale e, soprattutto, dell’amore.
La raccolta di poesie del libro “Stravagario” di Pablo Neruda è stata pubblicata per la prima volta nel 1958.
La poesia di Pablo Neruda “Chiedo silenzio” apre la raccolta di poesie del libro “Stravagario” e introduce quanto detto sopra, come un saluto o un motivo.
Qui sotto trovi il testo completo tradotto in italiano della poesia di Pablo Neruda “Chiedo silenzio”.
Nel menù in alto o a lato, potete trovare il testo completo della poesia di Pablo Neruda: “Chiedo silenzio” tradotto in altre lingue: francese, tedesco, cinese, ecc.
Più sotto trovate il video, audio-libro, della Poesia di Pablo Neruda: “Chiedo silenzio”.
Buona lettura, buon ascolto e buon silenzio…
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Pablo Neruda
Chiedo silenzio
testo completo della poesia
traduzione in italiano
Chiedo silenzio.
Ora, lasciatemi tranquillo.
Ora, abituatevi senza di me.
Io chiuderò gli occhi
E voglio solo cinque cose,
cinque radici preferite.
Una è l’amore senza fine.
La seconda è vedere l’autunno.
Non posso vivere senza che le foglie
volino e tornino alla terra.
La terza è il grave inverno,
la pioggia che ho amato, la carezza
del fuoco nel freddo silvestre.
La quarta cosa è l’estate
rotonda come un’anguria.
La quinta cosa sono i tuoi occhi.
Matilde mia, beneamata,
non voglio dormire senza i tuoi occhi,
non voglio esistere senza che tu mi guardi:
io muto la primavera
perché tu continui a guardarmi.
Amici, questo è ciò che voglio.
E’ quasi nulla e quasi tutto.
Ora se volete andatevene.
Ho vissuto tanto che un giorno
dovrete per forza dimenticarmi,
cancellandomi dalla lavagna:
il mio cuore è stato interminabile.
Ma perché chiedo silenzio
non crediate che io muoia:
mi accade tutto il contrario:
accade che sto per vivere.
Accade che sono e che continuo.
Non sarà dunque che dentro
di me cresceran cereali,
prima i grani che rompono
la terra per vedere la luce,
ma la madre terra è oscura
e dentro di me sono oscuro:
sono come un pozzo nelle cui acque
la notte lascia le sue stelle
e sola prosegue per i campi.
È che son vissuto tanto
e che altrettanto voglio vivere.
Mai mi son sentito sé sonoro,
mai ho avuto tanti baci.
Ora, come sempre, è presto.
La luce vola con le sue api.
Lasciatemi solo con il giorno.
Chiedo il permesso di nascere.
…
..
.
Pablo Neruda – Chiedo Silenzio
Dalla raccolta di poesie del libro:
Stravagario (1958)
Letteratura cilena
testo completo, traduzione in italiano
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Pablo Neruda – Chiedo Silenzio
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