JOHN DONNE poesia IL SORGERE DEL SOLE traduzione Italiano

 

 

 

John Donne

Il sorgere del sole

The sun rising

(poesia – testo tradotto in italiano)

 

 

 

Vecchio stolto faccendiere, sole dissennato,

perché così, attraverso vetri e tende

vieni a visitarci?

Le stagioni degli amanti

devono volgere ai tuoi movimenti?

 

 

Sfacciato dannatissimo pedante, va a strapazzare

gli scolari in ritardo, i garzoni inveleniti,

va a dire ai cacciatori: il Re vuole cavalcare,

chiama le formiche dei campi alle fatiche del raccolto,

immutabile l’amore non conosce climi e stagioni,

non giorni, mesi, e ore,

del tempo solo i brandelli.

 

Perché pensi che i tuoi raggi

siano tanto potenti e venerandi?

Con un battito di ciglia potrei eclissarli,

obnubilarli, se non che non vorrei

non vedere lei tanto a lungo.

 

 

Se i suoi occhi non hanno accecato i tuoi,

guarda, e domani quando è tardi dimmi

se le Indie delle spezie e delle miniere

sono dove le lasciasti, o sono qui da me.

 

 

Chiedi dei Re che hai visto ieri,

ti sarà detto,

che giacciono tutti qui in un letto.

 

 

Lei è tutti gli stati,

io sono tutti i principi,

nient’altro esiste.

 

 

A paragone i principi non recitano che la nostra parte,

ogni onore è mimica,

ogni ricchezza è alchimia.

 

Tu sei felice, oh sole, molto meno di noi,

in cui il mondo si è così contratto;

la tua età richiede agi,

il tuo compito è di scaldare il mondo

scaldaci, ed è fatto.

 

 

Splendi su noi e sarai dovunque,

questo letto è il tuo centro,

queste pareti la tua sfera.

..

.

John Donne – Il sorgere del sole

(Poesia tradotta in italiano)

 

 

 

The sun rising di John Donne:

Il testo originale in lingua inglese lo trovi su yeyebook.com, qui

Nel menù in alto o a lato, Il testo della poesia di John Donne “The sun rising” tradotto in altre 6 lingue.

 

 

 

John Donne

 

 

John Donne (Londra, 1572 – Londra, 31 marzo 1631) è stato un poeta, religioso e saggista inglese, nonché avvocato e chierico della Chiesa d’Inghilterra. Scrisse sermoni e poemi di carattere religioso, traduzioni latine, epigrammi, elegie, canzoni, sonetti e satire. Può essere considerato come il rappresentante inglese del concettismo durante il Siglo de Oro.

La poetica di John Donne fu nuova e vibrante per quanto riguarda il linguaggio e l’invettiva delle metafore, specie se paragonato ai suoi contemporanei.

Celebre il sermone di John Donne “Nessun uomo è un’isola” (meditazione XVII) citato da Ernest Hemingway in epigrafe a Per chi suona la campana. (da: Wikipedia)

 

 

 

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