CHARLES BUKOWSKI – UNA POESIA QUASI PER FINTA (L’amore è un cane che viene dall’inferno) ITA

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Charles Bukowski

 

Una poesia quasi per finta

(racconti poetici)

 

 

 

Ti ho vista bere a una fontana con minuscole

mani azzurre, no, le tue mani non sono minuscole

sono piccole, e la fontana si trova in Francia

da dove tu mi scrivesti la tua ultima lettera

io risposi e poi non ebbi più tue notizie.

 

 

Un tempo scrivevi folli poesie su

ANGELI E DIO,

tutto in maiuscolo, e conoscevi artisti famosi

e per la maggior parte erano tuoi amanti,

e io risposi: va bene,

procedi, entra nelle loro vite, non sono geloso

perché non ci siamo mai incontrati.

 

 

Ci trovammo vicini una volta a New Orleans,

a mezzo isolato, ma non ci incontrammo mai,

mai ci toccammo.

 

Dunque tu andasti con i famosi e dei famosi

scrivesti, e, ovviamente, scopristi

che ciò di cui i famosi si proccupano è la fama,

non della bella ragazza accanto a loro nel letto,

che gli dà quella cosa lì, e che la mattina

si sveglia per scrivere poesie in maiuscolo

sugli ANGELI DI DIO.

 

Noi sappiamo che Dio è morto, ce l’hanno detto,

ma ascoltando te non ero più sicuro.

forse a causa delle maiuscole.

 

Eri una delle poetesse migliori e io dissi agli editori,

ai direttori: “pubblicatela, pubblicatela,

è matta ma è magica.

Non c’è menzogna nel suo fuoco”.

 

 

Ti amai come un uomo ama una donna che non tocca mai,

a cui scrive,

le cui piccole fotografie conserva.

Ti avrei amata di più se fossi stato seduto in una stanzetta arrotolandomi una

sigaretta e ascoltandoti pisciare in bagno,

ma non è andata così.

 

Le tue lettere diventarono più tristi.

i tuoi amanti ti tradivano. Piccola, ti scrissi io,

tutti gli amanti tradiscono.

 

non servì.

Dicesti d’avere una panca del pianto che si trovava presso un ponte

il ponte era su un fiume e tu sedevi sulla panca

del pianto ogni notte e piangevi per gli amanti che ti avevano

ferita e dimenticata.

 

Riscrissi ma non ebbi più risposta.

Tre o quattro mesi più tardi un amico mi scrisse del tuo suicidio.

 

Se ti avessi incontrata

probabilmente sarei stato ingiusto con te o tu con me.

è meglio che sia andata così.

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Charles Bukowski – Una poesia quasi per finta (racconti brevi)

(Dalla raccolta di racconti poetici: L’amore è un cane che viene dall’inferno)

 

 

 

L’amore è un cane che viene dall’inferno

 

L’amore è un cane che viene dall’inferno è una raccolta di testi poetici dalla forte valenza narrativa,
L’amore è un cane che viene dall’inferno è l’America miserabile, clandestina e sconfitta che Charles Bukowski ha rappresentato in tutta la sua opera.

L’amore è un cane che viene dall’inferno è tutti i suoi abitanti: falliti, ubriaconi, giocatori d’azzardo, perdenti di ogni genere, un’umanità cui Charles Bukowski guarda con ironia intrisa di disperata partecipazione, con sarcasmo e la risentita commozione di chi ha avuto le stesse esperienze esistenziali. Un mondo in cui lui stesso compare più volte, vagabondo tra i vagabondi, emarginato tra gli emarginati.

 

 

 

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