BERTOLT BRECHT – DEL POVERO B. B.

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Bertolt Brecht

 

Del povero B. B.

 

 

 

Io, Bertolt Brecht, vengo dai boschi neri.
Mia madre mi portò dentro le città
Quand’ero ancora nel suo ventre. E il freddo dei boschi
Fino a che morirò sarà dentro di me.

 

Nelle città d’asfalto sono di casa. Da sempre
Preparato per tutti i sacramenti.
Di giornali. Di tabacco. E di cògnac.
Diffidente e pigro e contento alla fine.

 

Sono cortese con la gente. Mi metto
In testa un cappello duro, come usano.
Dico: sono animali che hanno un odore speciale.
E dico: non fa nulla, son come loro anch’io.

 

La mattina, alle volte, nelle mie sedie a dondolo vuote
Qualche donna ci faccio accomodare.
E senza affanno le contemplo e dico:
In me qui avete uno, che non ci potete contare.

 

Quando fa buio raduno uomini intorno a me.
Gli uni con gli altri ci si chiama «gentleman».
Mettono i piedi, quelli, sui miei tavoli
e dicono: «andrà meglio». E io non chiedo «quando?».

 

Quando fa giorno, nel grigio pisciano gli abeti
E i parassiti loro, gli uccelli, cominciano a gridare.
Nella città, a quell’ora, vuoto il mio bicchiere, butto
La cicca del mio sigaro e dormo in inquietudine.

 

A noi, stirpe svagata, furono sede
Case immaginate indistruttibili.
(Così costruimmo i lunghi edifici dell’isola di Manhattan
E le antenne sottili che animano l’Atlantico).

 

Di queste città resterà solo chi le traversa ora: il vento!
La casa colui che banchetta fa beato: ché egli la vuota.
Noi lo sappiamo, siamo di passaggio.
Dopo di noi: nulla di notevole.

 

In mezzo ai terremoti che dovranno venire, speriamo
Di non lasciare che il «Virginia» mi si spenga per troppa amarezza,
Io, Bertolt Brecht, sbattuto nelle città d’asfalto
dai boschi neri, dentro mia madre, una volta.

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Bertolt Brecht – Del povero B. B.

 

 

Bertolt Brecht

 

 

Bertolt Brecht (Augusta 1898 – Berlino 1956) – Scrittore e uomo di teatro tedesco. Nato da genitori di agiata borghesia, frequentò gli ambienti dell’avanguardia artistica monacense e berlinese abbandonando, senza concluderli, gli studi di medicina e volgendosi all’attività letteraria. Sullo scorcio degli anni Venti venne maturando il decisivo incontro, sia teorico sia politico, con il marxismo. Andato in esilio nel 1933, fu successivamente in Svizzera, Danimarca, Svezia, Finlandia e Stati Uniti, da dove nel 1948 rientrò in Europa, stabilendosi a Berlino Est. Qui, insieme alla moglie Helene Weigel, fondò nel 1949 il Berliner Ensemble, cui dedicò quasi per intero gli ultimi anni.
(da: Treccani enciclopedia)

 

Opere di Bertolt Brecht, qui.

 

 

 

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